Il bimbo è nato prematuro, alla 28° settimana, è stato ricoverato in neonatologia in terapia intensiva per 1 mese e mezzo. Ora è arrivato a casa con la sua famiglia, spesso è irritabile, cioè piange facilmente e non si riesce a consolare, dorme solo per poche ore, non si alimenta bene. Ai minimi rumori sobbalza e piange,
sobbalza anche quando viene preso in braccio. Quando è calmo non gira la testa per guardare, anzi la tiene girata da un lato. Non si riesce a fermare per stare attento. A volte spinge le spalle e la testa indietro. I genitori non hanno le idee chiare, possono essere confusi, si interrogano in silenzio sul presente e sul futuro.
Quello che fanno la sua mamma e il suo papà è cercare
di capire cosa lo fa arrabbiare e cosa lo fa calmare. Per esempio piange e si agita se ci sono rumori forti e improvvisi o se ci sono luci forti, allora cercano di fare silenzio e di parlargli dolcemente, lo tengono raccolto coccolandolo e così dopo un po’ si consola. Solo quando è calmo provano a farsi guardare e a stimolare un sorriso, ma si accorgono presto che devono utilizzare uno stimolo per volta, si accorgono che riesce a concentrarsi meglio se è tenuto in modo raccolto con le manine che si toccano. I genitori fanno la cosa più importante che c'è da fare in questi casi e cioè adattano le stimolazioni al comportamento del bambino. Il bimbo, per via della sua immaturità, non riesce ad adattarsi bene all'ambiente, per questo deve essere aiutato, anche concedendogli il tempo necessario.
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