La cosa che permette a due persone di
comunicare è l'utilizzo di un codice condiviso. Codice condiviso
significa parlare la stessa lingua, usare gesti e movimenti del corpo
che riusciamo subito a interpretare, il guardarci negli occhi. Nel
caso in cui volessi comunicare con una persona di nazionalità russa
non potrei usare la lingua, perchè non conosco il russo,
ma per comunicare mi arrangerei con qualche gesto, sperando che sia condiviso: salutare con la mano, indicare una strada, ecc. E' chiaro che se non riuscissi a comunicare preferirei starmene per i fatti miei.
ma per comunicare mi arrangerei con qualche gesto, sperando che sia condiviso: salutare con la mano, indicare una strada, ecc. E' chiaro che se non riuscissi a comunicare preferirei starmene per i fatti miei.
Con le persone con autismo la
comunicazione è difficile proprio perché non usiamo un sistema di
comunicazione condiviso, chiaro a entrambi. In questo senso la
difficoltà di comunicazione non riguarda sola la persona con
autismo, ma riguarda entrambi i soggetti della comunicazione.
Sappiamo che nei bambini e nelle persone con autismo prevale il
“pensare per immagini”, questo modo di pensare ci è stato
spiegato da persone adulte con autismo (Temple Grandin): pensare per
immagini significa che se penso o ascolto la parola gatto, per capire
di cosa si sta parlando mi si attiva nel mio cervello l'immagine di
un determinato gatto e non l'idea “astratta” dell'animale gatto,
se penso alla parola amicizia posso pensare all'immagine di due
persone che si abbracciano e non all'idea dell'amicizia.
La persona con autismo può utilizzare
le immagini che ha in testa per esprimere un concetto , un bisogno
(ad esempio utilizza la parola frigorifero per dire “voglio
l'acqua), può utilizzare le stesse parole per riferirsi a cose
diverse (ad es. usare la parola gatto per riferirsi agli animali in
generale), o può fare movimenti ripetitivi per ottenere qualcosa che
non sa richiedere in altro modo. In questi casi, quando cioè non usiamo un
codice condiviso, il rischio è quello di non capirci, nonostante la
persona compia i suoi tentativi di comunicare.
Utilizzare le immagini e le foto, con
le persone con autismo che non hanno sviluppato un linguaggio
verbale è un modo di utilizzare un codice condiviso, aumenta la
possibilità di comunicazione e si evitano le incomprensioni. La forza delle immagini è che sono chiare a tutti, anche a chi non ti conosce. Puoi approfondire qui
Una possibilità ulteriore e molto stimolante per i bambini è quella di unire l'immagine alla voce. Potrete capire cosa intendo conoscendo il programma NIKITALK
Una possibilità ulteriore e molto stimolante per i bambini è quella di unire l'immagine alla voce. Potrete capire cosa intendo conoscendo il programma NIKITALK
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