Autismo e talento

I bambini con autismo, come ogni bambino, hanno una propria storia, unica. Alcuni bambini, una piccola parte, ci sorprendono perché hanno dei veri e propri talenti. Il talento è qualcosa di straordinario che il bambino e la persona con autismo può presentare, a prescindere dal quoziente intellettivo. Ho conosciuto alcuni bambini con dei talenti. 
Questo è il disegno di un bambino di 6 anni, l' elefante era il suo soggetto preferito. L'elefante in primo piano ha decisamente una prospettiva, sembra muoversi.
Alcuni animali sono disegnati parzialmente, come se continuassero oltre la pagina.

A che età il bimbo può iniziare a usare il tablet?



Sappiamo che lo sviluppo intellettivo del bambino dipende dai fattori genetici (le informazioni contenute nel DNA delle cellule che guidano lo sviluppo del cervello) e dalle esperienze che fa. Puoi approfondire qui In particolare l’acquisizione di molti concetti, utili per lo sviluppo dell’intelligenza, dipende dalle esperienze psicomotorie. Per esempio i concetti topologici ( come sopra-sotto dentro fuori, vicino lontano, ecc.) vengono acquisiti grazie alle azioni che svolgiamo con oggetti concreti e con il corpo.

A proposito di comunicazione e di comunicazione facilitata



Per comunicazione si intende ciò che una persona fa intenzionalmente per trasmettere un messaggio, indipendentemente dalle modalità (gestuale, verbale, scritto, visivo), ad uno o più riceventi. Il codice del messaggio deve essere per entrambe le parti un codice condiviso.

Non vedo computer in classe



Marco è un bambino di 8 anni che legge male dalla lavagna. L'oculista riscontra una forte miopia. Marco ora porta gli occhiali a scuola e riesce a leggere bene. Gli occhiali compensano il difetto di vista e vengono tranquillamente accettati da tutti. Non sono considerati un vantaggio per Marco. E’ normale che li indossi. Francesca ha la stessa età e anche lei fatica a leggere. A lei invece viene diagnosticata una forma lieve di dislessia.

La teoria della mente non esiste, ma dobbiamo insegnarla

La nostra capacità di stabilire relazioni con le persone che incontriamo ogni giorno si è sviluppata a partire dalla nascita, grazie alla relazione primaria stabilita con i nostri genitori, in particolare con la madre. Tale relazione era fatta di sguardi, vocalizzi, smorfie e sorrisi, con la mamma in grado di capire i nostri bisogni e di riuscire a sintonizzarsi con noi. Ma la cosa importante che ci è stata insegnata è che tutto quello

Mio figlio è pronto per andare a scuola?



I bambini che frequentano la scuola materna possono presentare qualche difficoltà, che non consente loro di seguire bene il programma proposto. Le insegnanti in questi casi pongono maggiori attenzioni al bambino, in un secondo momento se il bambino non dovesse superare le sue difficoltà ascoltano la famiglia ed eventualmente possono suggerire una visita.

Dalla parte del bambino pretermine e dei suoi genitori.


La nascita di un bambino pretermine è un evento brusco, inatteso, doloroso, fortemente traumatico. Per la donna che aspetta un figlio, gli ultimi mesi di gravidanza sono determinanti per la formazione della rappresentazione mentale del proprio Sé come madre, ma la nascita interrompe questo processo.
La madre è ancora impreparata e non è certamente ancora pronta per divenire mamma; deve rinunciare al suo bambino sognato, fantasticato, immaginato e fare i conti con una realtà ansiogena e angosciante. Il bambino appena nato le viene subito tolto

Mio figlio ha 5 anni e bagna ancora il letto di notte

La pipì prodotta dal rene attraversa dei tubicini (ureteri) e si raccoglie nella vescica. La vescica è come un serbatoio che appena si riempie si deve svuotare. Man mano che il bambino cresce la vescica diviene sempre più capace, cioè riesce a trattenere sempre maggiori quantità di urina.

Giornata mondiale dell'autismo

Ecco un bell'esempio di cosa significa sensibilizzare e fare cultura. Complimenti davvero a chi ha organizzato questa giornata speciale

Perché non si allatta al seno.


Tutti sanno che l’allattamento al seno è la scelta migliore che si possa fare per nutrire un neonato ma purtroppo questa considerazione lascia spazio al fatto che si pensa che non tutte le donne hanno il latte e che non tutte possono allattare, per una miriade di motivi diversi ma in fondo sempre uguali.
Da poco più di mezzo secolo, una serie di eventi di natura storica, sociale, culturale e commerciale ha imposto le Formule Sostitute del Latte Materno

Autismo e dieta


Per sapere se una terapia o un tipo di dieta è efficace per curare un tipo di disturbo, è necessario effettuare degli studi scientifici.

Non mi ascolta mai

Quante volte i bambini disubbidiscono, non ci “sentono”, ci sfidano o reagiscono in modo eccessivo ad un no o ad una regola: gridano, sbattono una porta, lanciano un oggetto, ecc. E a volte ci fanno seriamente innervosire.
Praticamente tutti i genitori si trovano ad affrontare questi comportamenti, che tanto più sono frequenti e intensi tanto più diventano un problema.

Il Massaggio infantile

IL MASSAGGIO INFANTILE Quando si ama con il cuore
Il massaggio infantile esiste da  secoli, ma la prima persona che ha messo a punto  un programma
professionale vero e proprio è stata Vimala McClure. Fin dal 1976, l’anno di introduzione,  il
programma e gli obiettivi sono stati sempre più sviluppati  e perfezionati attraverso la ricerca  e le esperienze.
In Italia il massaggio infantile è stato introdotto nel 1989, anno in cui  è nata L’AIMI (Associazione Italiana Massaggio Infantile, affiliata all’IAIM) attraverso Benedetta Costa che si è formata presso la fondatrice Vimala McClure.

I BENEFICI
Interazione
Il massaggio approfondisce la comunicazione tra bambino e genitore,

Mia figlia ha 2 anni e ha ancora il ciuccio.



Quando nostra figlia sta per fare una cosa stupida o pericolosa, noi non abbiamo alcuna esitazione, il nostro è un no categorico. La bambina piange, ma si trova di fronte un genitore deciso, che esprime una sola cosa: fermezza. La bambina desisterà e ritorneranno presto a giocare insieme.
Nel caso del ciuccio, quello che cambia è che noi non vediamo il rischio che comporta il suo uso oltre una certa età.

Mio figlio non cammina

La possibilità che abbiamo di stare con gli altri, di parlare, di studiare, di giocare, ecc è data dal fatto di avere un corpo e una mente.  Siamo quello che siamo perché siamo cresciuti all’interno di una relazione con i nostri genitori, relazioni che hanno determinato il nostro modo di essere e hanno plasmato il nostro cervello. Il cervello si modifica, in base alle esperienze che facciamo.

La bambina ha 10 mesi e ancora non gattona

Ci sono bambini che non gattonano, prima di camminare da soli, e ciò non ha conseguenze sul loro sviluppo motorio  e intellettivo.
Per i bambini comunque è molto importante potersi spostare nell’ambiente ancor prima di camminare,

Il bimbo è nato prematuro

Il bimbo è nato prematuro, alla 28° settimana, è stato ricoverato in neonatologia in terapia intensiva per 1 mese e mezzo. Ora è arrivato a casa con la sua famiglia, spesso è irritabile, cioè piange facilmente e non si riesce a consolare, dorme solo per poche ore, non si alimenta bene. Ai minimi rumori sobbalza e piange,

Comunicare è possibile

La cosa che permette a due persone di comunicare è l'utilizzo di un codice condiviso. Codice condiviso significa parlare la stessa lingua, usare gesti e movimenti del corpo che riusciamo subito a interpretare, il guardarci negli occhi. Nel caso in cui volessi comunicare con una persona di nazionalità russa non potrei usare la lingua, perchè non conosco il russo,

Mi hanno parlato di probabile disprassia

Da quando ci alziamo la mattina a quando ci corichiamo la sera compiamo tante azioni per soddisfare desideri e bisogni. Queste azioni sono collegate l'una all'altra, si dice che sono in sequenza. E proprio grazie al fatto che queste azioni sono messe insieme nella giusta sequenza che noi possiamo raggiungere un obiettivo. Le azioni fatte in sequenza per raggiungere un obiettivo si chiamano prassie.

Cosa sono i disturbi specifici?


Alcuni bambini presentano dei disturbi che vengono definiti specifici.
Per capire cosa significa il termine specifico dobbiamo prima capire cosa intendiamo per intelligenza.
L’intelligenza è la capacità di capire e di risolvere problemi, che sono diversi a seconda dell’età, di riuscire a fare ragionamenti (cosa succede se …come fai a …), di riuscire a fare inferenze, di trovare gli aspetti in comune tra oggetti (un’arancia e una palla sono entrambe di forma rotonda).

il bambino non si gira quando lo chiamo

La prima volta che incontro la famiglia, il bambino ha un’età di circa 2 anni. Loro hanno già una storia che è piena di ansie, timori, speranze. La mamma mi racconta che quando il bambino aveva 1 anno si era accorta che qualcosa non andava: non mi guardava, non si girava quando lo chiamava, sembrava non ascoltare,

Mio figlio fa la psicomotricità.


Come avete letto in un precedente  post, gli oggetti che vediamo o che tocchiamo li percepiamo e quindi li conosciamo in base all’azione che evocano. Quest’azione, diversa a seconda delle caratteristiche dell’oggetto, viene letteralmente simulata quando guardiamo o pensiamo all'oggetto. L’area del cervello che si attiva è la stessa che si eccita quando effettivamente agiamo con quell’oggetto. Il nostro cervello seleziona le caratteristiche dell'oggetto ai fini dell'azione, ciò permette di definire l'oggetto e il tipo di possibili azioni che posso svolgere.

Autismo e percezione

Quando all'università abbiamo studiato l'anatomia e la fisiologia del Sistema nervoso, cioè come è fatto e come funziona il Sistema nervoso, il Cervello, ci hanno spiegato che è presente nel nostro Cervello un'area della percezione che serve appunto a percepire le cose e un'area motoria

Quando i bambini possono usare il girello.



Lo sviluppo del bambino avviene attraverso delle fasi, in cui il bambino va progressivamente acquisendo nuove abilità. Quando descriviamo o valutiamo lo sviluppo del bambino facciamo riferimento a diverse aree: quella del linguaggio, l'area motoria, sociale, percettiva, cognitiva. In realtà questa distinzione per aree di fatto non esiste, perché quando il bambino si muove vuole interagire con qualcosa o qualcuno, e compie un atto

Autismo o Asperger?

Nella nuova edizione del DSM, la V edizione, non è prevista più la diagnosi di sindrome di Asperger, che sarà inclusa nella diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Non ci dovremo più scervellare nella diagnosi differenziale tra autismo ad alto funzionamento e Asperger.

Il DSM è un manuale dove sono contenuti i criteri, cioè i sintomi e i segni che devono essere presenti per fare una determinata diagnosi.

Come comprendiamo gli altri?

Quando osserviamo qualcuno compiere una semplice azione come prendere una matita, riusciamo immediatamente a cogliere le "mille" intenzioni che stanno alla base di quel movimento grazie ai neuroni specchio: scrivere, lanciarla, temperarla, ingannarmi, mostrarmi qualcosa, distruggerla, spezzarla, ecc. Queste intenzioni sono espresse soprattutto attraverso il linguaggio del corpo, il tono della voce, l'espressioni del viso, ecc.
Le persone con autismo vedono solo un'intenzione, perchè il sistema dei neuroni specchio non funziona bene. Quando compiamo un'azione, come ad esempio scrivere, i muscoli della mano iniziano a contrarsi ancor prima di iniziare a impugnare la penna, cioè esiste un "programma motorio" che si attiva ancor prima di eseguire l'azione. Questa attivazione del programma motorio, con tutta la sequenza delle scariche del cervello e dei muscoli, si attiva anche quando osserviamo le persone, e in questo modo possiamo capire quali sono le loro intenzioni, i loro scopi. Nei bambini con autismo sia durante l'osservazione che durante l'esecuzione di queste azioni, come scrivere, mangiare ecc., non si attiva con la stessa organizzazione il "programma motorio". Per questo motivo i bambini con autismo non riescono ad avere una comprensione diretta, immediata, delle intenzioni che hanno le persone quando compiono le azioni. Anche per questo motivo preferiscono quei giochi meccanici, dove non c'è niente da interpretare che li fa confondere e  per alcuni bambini viene proposto anche il robot per insegnare loro qualcosa. Il robot non è "complicato", il suo "comportamento" è lineare. Se prende una matita, prende una matita e basta, non ha altre intenzioni. 
Ricordo questa scena descritta e mimata in un convegno dal Prof. Micheli: un signore sta portando il caffè, si accorge di aver dimenticato lo zucchero, si ferma e ritorna indietro riportandosi la tazzina. La persona con autismo rischia di non "leggere" in modo immediato il significato del comportamento osservato, o magari lo "interpreta" in modo sbagliato.

Autismo e comunicazione

Una delle difficoltà dei bambini con autismo riguarda la comunicazione. Quando comunico, ad esempio quando richiedo qualcosa, posso modificare, attraverso un gesto o una parola, il comportamento di una persona allo scopo di ottenere una data cosa. Ad esempio se il bambino pronuncia la parola acqua o se indica l’acqua, la mamma si attiverà per portare l’acqua al bambino. Se la mamma non ascolta o non si muove, il bambino rifarà la sua richiesta.

I disturbi dell'apprendimento

il mio intervento su Video Regione Sicilia

Mia figlia non parla in pubblico

I bambini con mutismo sono incapaci di usare la loro voce e quindi di parlare quando si trovano in alcuni contesti, ad esempio a scuola. In genere non sono timidi, infatti non si rifiutano di stare con gli altri bambini, con cui interagiscono e giocano. In uno stesso contesto si può osservare come questi bambini possono parlare solo con alcuni e non con altri.
Il loro mutismo è una forma di ansia, per cui
non vanno forzati a parlare, infatti se avvertono la pressione da parte dell'adulto di fatto non parlano e non si sentono capiti nel loro disagio. Un bambino che ha paura di un cane lo aiutiamo gradualmente ad approcciarsi all'animale, di certo non lo forziamo. Gradualmente significa giocare insieme in un piccolo gruppo accogliendo qualunque forma di espressione e di partecipazione, senza avere alcuna aspettativa. Il messaggio principale deve essere: "lo so che ti viene difficile parlare, ti capisco". Nel caso in cui dovessimo sentire la loro voce in qualche circostanza, la cosa non deve essere sottolineata in alcun modo, perché questi bambini non vogliono sentirsi le attenzioni addosso.

Riabilitazione

I bambini che hanno una qualche forma di disabilità necessitano di interventi costruiti su misura, che tengano conto delle caratteristiche del bambino, del contesto in cui vive, della motivazione, della famiglia......

Per tali motivi invito tutti ad avere un atteggiamento critico quando i bambini vengono costretti a fare esercizi che sono uguali per tutti, ripetitivi, senza uno scopo chiaro, esercizi che non ci sogneremmo mai di proporre ai bambini non disabili...Ecco uno dei criteri facile da valutare per tutti i genitori che hanno un figlio che fa la riabilitazione: fareste fare gli stessi esercizi a bambini che non hanno disabilità? Fatevi guidare da questo pensiero.

Nella risonanza non c'è niente.

Alcuni bambini con ritardo dello sviluppo vengono sottoposti a una serie di accertamenti, tra cui la risonanza magnetica al Cervello. Spesso non vengono riscontrati danni evidenti, per cui il genitore riferisce che alla risonanza non hanno trovato niente.

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