Alcuni bambini presentano dei disturbi che vengono definiti specifici.
Per capire cosa significa il termine specifico dobbiamo prima capire cosa intendiamo per intelligenza.
L’intelligenza è la capacità di capire e di risolvere problemi, che sono diversi a seconda dell’età, di riuscire a fare ragionamenti (cosa succede se …come fai a …), di riuscire a fare inferenze, di trovare gli aspetti in comune tra oggetti (un’arancia e una palla sono entrambe di forma rotonda).
L’intelligenza è fatta di diverse abilità che lavorano insieme quando ci troviamo ad affrontare i problemi. L’intelligenza almeno in parte, almeno in alcune sue componenti può essere misurata attraverso dei test. Riusciamo così a valutare le conoscenze che possiede il bambino, la capacità di risolvere dei problemi, la memoria, la capacità di costruire dei modelli con cubetti, ecc.
I bambini con disturbi specifici sono bambini con un’intelligenza normale, ma con un disturbo che riguarda solo alcune funzioni: ad esempio solo il linguaggio, o la lettura (dislessia), la scrittura (disortografia), o la coordinazione motoria. Questi disturbi non ostacolano lo sviluppo dell’intelligenza, ma possono rendere più difficile il percorso scolastico al bambino.
Nei casi in cui il disturbo non viene riconosciuto, il bambino può vivere un disagio e può perdere la voglia di impegnarsi.
Il disturbo in sè non dipende assolutamente dall'ambiente o dal tipo di educazione ricevuta.
In altri casi non si ha un vero e proprio disturbo, ma delle difficoltà più lievi che il bambino grazie alla sua intelligenza può superare o compensare, anche da solo.
Nel caso invece in cui è presente un disturbo che influenza lo sviluppo del bambino o il suo percorso scolastico, l’intervento di specialisti può suggerire le attività adatte da far svolgere, in terapia, a casa, a scuola.
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