emiparesi nei bambini

La conoscenza, la percezione degli oggetti, della loro funzione e dello spazio dipende anche dalle nostre possibilità di azione su di essi: ad esempio posso dire che un oggetto è vicino rispetto a me perché posso facilmente raggiungerlo, semplicemente allungando la mano. E non ho bisogno di effettuare l'azione concretamente per esprimere questo tipo di giudizio, perché nel momento stesso in cui mi viene richiesto o lo penso, io ho già simulato a livello cerebrale l'azione.
La “visione” che ho dello spazio vicino e lontano, così come dello spazio grafico risente delle possibilità che ho di agire su di esso, e risente delle esperienze motorie passate.
Il bambino con l'emiparesi non muove “bene” o muove molto poco gli arti superiore e inferiore di un lato del corpo. Utilizza prevalentemente l'arto "sano" per afferrare e manipolare gli oggetti, perché è più facile. Ciò può avere ripercussioni sulla percezione che il bambino ha dello spazio, vicino e lontano, nel senso che può non prestare la necessaria attenzione a una parte di spazio e ancora avere conseguenze sullo sviluppo delle abilità visuo spaziali.

Trattiamo simboli, come i numeri, attraverso rappresentazioni mentali di tipo spaziale. Valutare se un numero è più grande di un altro avviene grazie alla rappresentazione dei numeri su una "linea mentale" su cui sistemiamo i nostri numeri. 7 è più piccolo di 10 perché sulla nostra linea mentale lo abbiamo collocato prima rispetto a 10. Ecco svelato perché incoraggiamo il bambino con emiparesi a prestare attenzione a tutto lo spazio che lo circonda e non solo dove le sue abilità motorie gli permettono di agire.



















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