Abbiamo letto in diversi post che la comprensione delle azioni altrui
avviene attraverso l’attivazione dello stesso circuito cerebrale del nostro
cervello che controlla l’esecuzione dell'azione. Ma anche la comprensione del linguaggio
dipende dalle nostre percezioni ed azioni e dalle memorie di
oggetti ed azioni. Ad esempio le aree della corteccia cerebrale che elaborano le
informazioni sensoriali
e controllano i movimenti sono anche coinvolte in diversi aspetti delle memorie linguistiche: pronunciare parole indicative di un colore (rosso, blu, giallo) attiva quelle aree della corteccia temporale che sono responsabili della percezione dei colori, pronunciare parole relative ai movimenti (correre, battere, avvitare) attiva aree motorie della corteccia frontale, da cui dipendono le noste azioni.
Esistono insomma interazioni tra le aree
prettamente linguistiche e quelle che si riferiscono al corpo, all'ambiente e
al contesto in cui esso opera. Anche la comprensione di termini astratti, dei
modi di dire e delle metafore dipende da esperienze corporee, esperienze
motorie e percettive: sale la tensione, crollano i prezzi, raggiungere il
vertice, sono espressioni che comprendiamo grazie all’attivazione di aree motorie cerebrali. Quindi la comprensione del linguaggio e l'apprendimento del bambino dipendono dalle esperienze motorie. Ecco perché non bisogna
eccedere con l'uso di tv e computer in tenera età: i bambini imparano meglio se
possono toccare, manipolare, vivere delle
sensazioni fisiche. Il loro cervello cresce in relazione alla qualità
degli stimoli che arrivano loro dai sensi. Tv e computer forniscono degli
input, ma non promuovono l'abilità di pensare le cose nella propria mente.e controllano i movimenti sono anche coinvolte in diversi aspetti delle memorie linguistiche: pronunciare parole indicative di un colore (rosso, blu, giallo) attiva quelle aree della corteccia temporale che sono responsabili della percezione dei colori, pronunciare parole relative ai movimenti (correre, battere, avvitare) attiva aree motorie della corteccia frontale, da cui dipendono le noste azioni.
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