Epilessia

Il nostro cervello è suddiviso in diverse parti e ciascuna di esse ha una diversa specializzazione, cioè c'è una parte da cui dipende il linguaggio, una parte da cui dipendono i nostri movimenti, le sensazioni, ecc.

In maniera molto semplice, dal cervello parte un "impulso elettrico" che arriva attraverso una serie di stazioni intermedie fino al muscolo che si contrae e così ci muoviamo. Ho semplificato molto.
L'epilessia è una malattia in cui si ripetono le crisi epilettiche. La crisi epilettica è una manifestazione improvvisa, che coglie di sorpresa la persona che ne soffre, che ha caratteristiche diverse a seconda dell'area cerebrale da cui parte la scarica. La scarica si ha quando un gruppo di cellule nervose si eccita improvvisamente, senza controllo. Se la scarica parte dalla zona del cervello che controlla i movimenti avremo una crisi epilettica con le convulsioni. Se la scarica coinvolge la zona che controlla la vista avremo una crisi epilettica con disturbi visivi. Nel caso in cui il bambino presenta le crisi epilettiche è molto importante individuare il tipo di epilessia, perché ogni tipo di epilessia ha una storia diversa. Conoscere la storia significa conoscere quanto può durare la malattia, se è necessario somministrare dei farmaci, quali farmaci vanno prescritti, ecc. Nella maggior parte dei casi la scarica non è dovuta ad una lesione del cervello, ma ad una alterata eccitabilità delle cellule nervose, nel senso appunto che queste si eccitano in modo eccessivo e simultaneo, determinando così una crisi. L'esame principale che ci aiuta a confermare una diagnosi di epilessia è l'elettroencefalogramma. Nell'elettroencefalogramma si registrano delle piccole scariche, che quando sono forti danno origine alla crisi.
L'epilessia non influenza in maniera diretta il carattere o la personalità. Il bambino con l'epilessia subito dopo la crisi torna ad essere esattamente il bambino di prima.


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