“Qual' è la sua età corretta?”, questa è una delle prime domande che rivolgo ai genitori di un bimbo nato prematuro.
Per valutare lo sviluppo psicomotorio
dobbiamo infatti considerare l’età corretta, cioè l’età che il bambino avrebbe
se il parto fosse avvenuto a termine (40 settimane circa). Ad esempio un
bambino che è nato alla 28° settimana, se lo visito quando ha 4 mesi, la sua
età corretta è di poco meno di due mesi.
Lo sviluppo psicomotorio del bambino, segue
tempi e ritmi individuali. In questo processo il bambino è aiutato dai genitori
e dalle esperienze che gli sono offerte nell’ambiente in cui vive.
All’inizio il neonato è impegnato
nell’adattarsi al nuovo mondo, deve compiere da solo ciò che prima era svolto
per lui dalla madre: respirare, mangiare, regolare la temperatura del corpo,
controllare i movimenti in relazione al nuovo ambiente fisico (aria invece di
acqua, diversa forza di gravità, minor contenimento corporeo). Gradualmente
cercherà nuovi modi per addormentarsi e si adatterà ai ritmi giorno/notte. Comunicherà
con le persone, utilizzando lo sguardo, il pianto e l’espressioni del viso.
A volte, nel caso di nascita prematura,
il bambino può, per un po’ di tempo, manifestare
dei comportamenti che ostacolano il suo adattamento all’ambiente e la relazione
col mondo circostante:

ad esempio può mantenere la
testa girata da una parte e quindi trovare difficoltà nel muoverla per guardare
voi e le cose che gli stanno intorno, può spingere indietro spalle e testa e
trovare così difficoltà nello stare raccolto, nel portare le mani alla bocca e
davanti a sé per toccare voi ed i giocattoli che gli offrite, può avere
improvvisi soprassalti e tremori e per questo spaventarsi e sentirsi in
difficoltà nel controllo dei propri movimenti, può non riuscire bene a fermare
i movimenti del proprio corpo e degli arti e quindi trovare difficoltà
nell’addormentarsi o nel prestare attenzione e concentrarsi su ciò che via via
gli interessa, può avere dei rigurgiti, cambiamenti del colore della pelle,
pianti improvvisi e difficili da consolare.
Fin dall’inizio potete aiutare il vostro
bambino a superare meglio queste difficoltà e quindi favorire il suo sviluppo
psicomotorio: cercando di capire quando è pronto e disponibile a fare qualcosa,
e rispettando i suoi segnali di stanchezza ed irritabilità, adattando le
stimolazioni ambientali in base al suo comportamento, facilitando la sua
stabilità globale e motoria con il contenimento del corpo.
Per dormire, la posizione di fianco favorisce
l’abitudine a stare raccolto e riduce quella a spingere indietro il capo, le
spalle e le anche.
Al momento del pasto lo potete aiutare a
mangiare meglio tenendolo ben raccolto, in posizione quasi verticale, con la
testa diritta e le spalle e le mani in avanti.
Al momento del cambio un cuscino sotto la
testa e le spalle, lo aiuta a stare più raccolto, riducendo i soprassalti
improvvisi, può così guardarvi con maggiore attenzione.
Non lo spogliate completamente, ma cambiate
metà del corpo alla volta.
In braccio, è bene tenere tutto il suo corpo
raccolto, con le spalle e le mani in avanti, e sostenuto solo quanto
necessario. E’ meglio cullarlo e spostarlo lentamente, dandogli il tempo di
adattarsi al movimento.
Dialogare tranquillamente con lui è
importante, quando è disponibile. Gradualmente
sarà in grado di concentrarsi meglio su di voi, sulle attività e sui giocattoli
che gli offrirete.
Da sveglio, può stare anche un po’ da solo,
in posizione di fianco oppure nel seggiolino, sostenuto lateralmente per
mantenere le spalle e le mani in avanti
La posizione a “pancia sotto” da sveglio da
iniziare dai 3 mesi di età corretta, è molto importante per favorire lo
sviluppo psicomotorio.
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