whatsApp e bambini.

Il cervello è un organo molto importante, al servizio delle nostre capacità cognitive e sociali. Viene plasmato dalle esperienze e si modifica nella struttura e nella funzione sempre, ma soprattutto quando siamo giovani. Si “rafforzano” i circuiti cerebrali, o si “indeboliscono” o se ne formano di nuovi.

Ciò accade se inizio a ballare, se inizio a fumare, se inizio a cantare, se inizio a usare internet...

Quando i bambini fanno i compiti e si concentrano, per 10 o per 20 minuti è al lavoro la loro corteccia prefrontale (la parte anteriore del cervello), che gli consente appunto di regolare il comportamento, focalizzando l'attenzione sulle cose importanti, distogliendola da rumori e distrazioni varie.

Cosa succede quando il compito che stanno svolgendo è interrotto continuamente dai segnali acustici di whatsApp e distolgono così la loro attenzione dal compito? Si possono modificare le prestazioni cognitive? Non lo so, ma me lo chiedo.

Cosa succede quando i bambini e i ragazzi utilizzano whatsApp per comunicare, anche cose importanti? Si rischia veramente di modificare il tipo di approccio con le persone come sostengono alcuni studiosi?
Si rischia di perdere delle occasioni per affinare quella meravigliosa capacità che abbiamo di comunicare cogliendo le mille sfumature nel volto della persona che ci sta accanto e nella sua voce?

Su whatsApp non vedo il rossore del volto, l'imbarazzo, l'umiliazione per una frase sbagliata, l'orgoglio, gli occhi lucidi di una persona emozionata. E rischio di scrivere certe cose con troppa facilità, perché non ho la persona davanti, perché non sento le sue emozioni.

Mi riferisco alle competenze sociali ed alla capacità di sostenere una conversazione, che maturano e si affinano con l'esperienza, con il desiderio, con i modelli che osserviamo.

Sono dettagli?

Non lo so, forse no, perché comunque osserviamo che bambini e ragazzi non riescono a liberarsene, non riescono a trattenersi dall'impulso di controllare.

Ci raccontano tutto quello che passa su whatsApp, ci racconteranno tutto? Esistono filtri? Non lo so, ma me lo chiedo.

Si rischia ancora di non riuscire ad apprezzare le cose belle della natura perché non stiamo esercitando i nostri sensi e il nostro desiderio di conquistare e di assaporare le cose? Non lo so, ma me lo chiedo.












2 commenti:

  1. Capita a fagiolo questo post, ho appena fatto un corso sulle nuove modalità di comunicazione e i giovani.. Certe domande, se le sono poste anche dei ricercatori inglesi e norvegesi (e altri studi sono in corso).
    Si, sembra che ke connessioni si modifichino, ma dato ke si tratta di studi prospettici, non si sa ancora con quali conseguenze a lungo termine, in senso strettamente neurone ..si potrebbe parlare in un certo senso di nuova strada dell'evoluzione improntata sulla plasticità neuronale.
    Posso ora riportare alcuni degli effetti più significativi ke il gruppo di Milano ha già riscontrato e portato al corso.
    In primo diminuzione delle competenze relazionali; calo delle inibizioni sociali; conseguente aumento dei comportamenti bullistici; scostamento dalla realtà di fatto con modifiche della comprensione Causa-Effetto; diminuzione dei tempi di attenzione e aumento della distraibilità; enorme diminuzione dei livelli di frustrazione; crisi di panico.
    Adesso è impossibile sviscerare qui quelli che sono solo una sintesi dei due giorni di formazione, ma con un po di intuito è facile comprendere come questi argomenti siano interconnessi tra di loro.
    (Giuseppe)

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