Il bambino inizia a imitare molto
presto, addirittura da neonato. Aprite la bocca e uscitegli la lingua, dategli
un po’ di tempo e presto quell’esserino proverà a fare la stessa cosa. La cosa
bella è che il neonato riesce a imitare anche se non sa ancora di avere una
bocca e una lingua e non è in grado di osservarsi. Cioè per imitare non sta ad
osservare voi e poi lui e ad aggiustare l’azione in base al confronto visivo.
Lui, invece, riesce a confrontare un’”immagine visiva”, che è il vostro volto
“buffo” con la lingua di fuori, con la sensazione della sua bocca che si apre e
la lingua che si sposta in avanti. E’ in grado di imitare mettendo a confronto
due sensazioni diverse: una visiva e una propriocettiva. Semplicemente
fantastico. Lo fa. E guarda più a lungo tra vari ciucci quello che ha tenuto in bocca.Il neonato in posizione supina presto riuscirà a ruotare il capo e a orientarlo verso il volto della mamma o verso qualcosa che fa odore del latte della propria mamma. E a soli 2 mesi inizia a sorridervi, a stabilire un contatto di sguardo e ad emettere suoni gutturali e a interagire come delle persone separate da voi.
Si è addirittura osservato che feti gemelli nella pancia
della mamma presentano gesti diversi dal solito, nella forma, se sono orientati
a “entrare in contatto” con il fratellino.
E’ proprio vero che siamo programmati per stare con gli altri. E grazie a
questo programma il neonato può entrare in contatto con chi si prende cura di
lui. E in questo modo può finalmente "rinascere",infatti è guardando il volto della madre che lo rispecchia che lui comprende: “ecco chi sono, ecco come mi sento”
E ben presto riuscirà ad imitare gesti che vi ha visto fare in passato, come se con questa imitazione volesse avviare uno scambio, e volesse ottenere da voi la stessa reazione osservata in precedenza. E a 1 anno non imiterà l'azione, ma completerà la vostra azione interrotta. La capacità di imitare è importante perché è alla base dell'apprendimento.
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