Tanti anni fa si pensava che i
neonati praticamente non capissero niente. In realtà è stato dimostrato il contrario, semplicemente
con l’osservazione di ripetute video registrazioni del comportamento del
neonato. Per esempio mostrando al bimbo delle foto di volti e di oggetti, lui
preferisce guardare più a lungo i volti.
Se facciamo guardare una serie di facce felici progressivamente le
guarderà sempre meno, se mostriamo a questo punto una faccia triste ritornerà a
guardarla.
Questo ci fa capire che riesce a distinguere stimoli differenti. Ma la cosa di cui facciamo tutti esperienza è che il neonato è particolarmente attratto dagli stimoli sociali, primo fra tutti il volto della madre. I neonati si voltano verso la madre, preferendola ad altre persone e riconoscono la loro voce, per averla ascoltata durante la gravidanza. Ciò permette a mamma e figlio di poter avere una specie di conversazione fatta di sguardi, di smorfie e sorrisi, perfettamente sincronizzati.
Ma un’altra cosa sorprendente è l’aver scoperto che il neonato è in grado di imitare: se mostriamo la lingua lui ci farà vedere la sua. Questa cosa è un miracolo della natura se pensiamo che il neonato non sa di avere una faccia e una lingua, ma in qualche modo riesce a capire che quella cosa rossa che esce dalla bocca della madre (appunto la lingua) corrisponde in qualche modo a quello che lui non vede, ma sente. Riesce a confrontare due sensazione diverse: la vista della lingua con la sensazione (si dice propriocettiva ) che ha della sua lingua. Lo stesso riuscirà a fare con il ciuccio, cioè è in grado di guardare più a lungo il ciuccio che ha tenuto in bocca.
Questo ci fa capire che riesce a distinguere stimoli differenti. Ma la cosa di cui facciamo tutti esperienza è che il neonato è particolarmente attratto dagli stimoli sociali, primo fra tutti il volto della madre. I neonati si voltano verso la madre, preferendola ad altre persone e riconoscono la loro voce, per averla ascoltata durante la gravidanza. Ciò permette a mamma e figlio di poter avere una specie di conversazione fatta di sguardi, di smorfie e sorrisi, perfettamente sincronizzati.
Ma un’altra cosa sorprendente è l’aver scoperto che il neonato è in grado di imitare: se mostriamo la lingua lui ci farà vedere la sua. Questa cosa è un miracolo della natura se pensiamo che il neonato non sa di avere una faccia e una lingua, ma in qualche modo riesce a capire che quella cosa rossa che esce dalla bocca della madre (appunto la lingua) corrisponde in qualche modo a quello che lui non vede, ma sente. Riesce a confrontare due sensazione diverse: la vista della lingua con la sensazione (si dice propriocettiva ) che ha della sua lingua. Lo stesso riuscirà a fare con il ciuccio, cioè è in grado di guardare più a lungo il ciuccio che ha tenuto in bocca.
Anche i
bimbi che poi hanno ricevuto una diagnosi di autismo, sono stati osservati.
Questa volta però attraverso i filmati che i genitori avevano fatto fin dalla
nascita. E’ stato notato che nei primi mesi di vita questi bambini sembrano
osservare maggiormente gli stimoli non sociali, come gli oggetti, rispetto alle
persone. Puoi approfondire qui. Attraverso i filmati delle feste del primo compleanno è stato evidenziato
che i bambini hanno poca attenzione per le persone, non sorridono, non si
girano se vengono chiamati, non indicano le cose, non guardano nella stessa
direzione dello sguardo della madre (“attenzione condivisa”), e non emettono
suoni di lallazione. Come ho detto qui è molto importante individuare questi segnali, in modo da poter intervenire precocemente.
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