Il tablet in pizzeria



Siamo in pizzeria e c’è tanta gente, si chiacchiera, si ride, ci si spazientisce un po’ perché non ci hanno portato ancora la pizza. Alcuni bambini piccoli girano per i tavoli, giocano, gridano e corrono. Altri bambini invece hanno il loro tablet e ci giocano con molto impegno, da soli. Loro non li senti. La scena dei bambini che giocano da soli con il tablet (o con qualunque altro gioco elettronico) in pizzeria
non è assolutamente rara da osservare. Ognuno di noi di fronte a questa scena esprime le proprie opinioni, c’è chi si dispiace, c’è chi ricorda le proprie esperienze personali da bambino, c’è chi non se ne accorge. Non voglio e non posso fare considerazioni sull’uso del tablet in sé o sul comportamento di ciascun bambino. Sicuramente constato, come facciamo un po’ tutti, che ci troviamo in quel contesto, la pizzeria, semplicemente per stare in compagnia e per gustarci una buona pizza.
E ci meravigliamo ancora e discutiamo animatamente delle opinioni, dei comportamenti o di situazioni personali e ancora una volta di come giocavamo e passavamo il tempo quando eravamo piccoli noi. Osserviamo l’abilità del pizzaiolo o del cameriere nel portare tanti piatti. Lo abbiamo fatto da piccoli e continuiamo a farlo da grandi.  La pizzeria è un momento della nostra vita, in cui si sta con gli altri. E’ un’occasione come tante altre. Mentre guardo il tablet restringo il mio campo visivo, e non solo, e non mi accorgo della giravolta del cameriere con dieci piatti in mano o del bambino che piange accanto a me.

Ecco, semplicemente il tablet rischia di farmi perdere alcune occasioni di vita: osservare ciò che accade intorno a noi, imparare a confrontarsi con gli altri bambini, gestire il conflitto, inventarsi dei giochi quando non hai niente in mano, raccontare e ascoltare episodi di vita, esprimere un desiderio o un’opinione, raccontare una barzelletta, gustare la pizza e assaporarne i profumi e i colori. Il bambino che usa il tablet ha ovviamente queste capacità, ma usandolo in certi momenti e in certi contesti, può perder alcune occasioni che contribuiscono a sviluppare e ad affinare queste capacità. La capacità di osservare, di meravigliarci e di stare con gli altri è qualcosa che continuiamo ad affinare per tutta la vita e a volte sono proprio le occasioni che fanno la differenza.  

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