Alla scoperta degli oggetti

Intorno ai 4 mesi il neonato inizia ad afferrare gli oggetti. Ma come arriva a questa importante tappa dello sviluppo psicomotorio?.All'inizio il neonato ha una visione confusa delle cose, non riesce a distinguerle. E' particolarmente attratto dalle cose che hanno un forte contrasto, in questo modo scopre che gli oggetti hanno un contorno e che tutte le parti di cui è composto si muovono insieme e quindi appartengono allo stesso oggetto. Gli oggetti o figure con forte contrasto possono essere utilizzate per stimolare lo sguardo del neonato, nel caso in cui mostra qualche difficoltà in questa funzione. Ricordiamoci comunque che lo stimolo più pregnante è il volto della sua mamma e del suo papà. Il neonato diventa sempre più bravo a fissare e a inseguire con lo sguardo ciò che si muove vicino a lui. Nel frattempo, le manine si aprono e chiudono, afferra il lenzuolino, e si toglie il ciuccio. Arriva ai 4 mesi e inizia ad afferrarli, quindi inizia la fase dell’esplorazione: li tocca, li gira, li manipola, li sbatte e scopre che fanno rumore, li porta in bocca e se li gusta.


Per questi motivi gli oggetti che proponiamo devono essere liberi e non attaccati a qualcosa, come avviene ad esempio con la palestrina. Gli oggetti li passa da una mano all'altra e poi afferra anche quelli piccoli. Ma intorno all'anno avviene una scoperta importante e cioè gli oggetti continuano ad esistere anche dopo che scompaiono. Se a sei mesi l'oggetto nascosto alla sua vista non esiste più, intorno all'anno il bambino inizia a immaginarlo e a scoprire il lenzuolino sotto il quale abbiamo nascosto il suo giocattolo preferito: scopre l'oggetto nascosto. E fa continue verifiche di questa sua scoperta, potrete notare come ripetutamente fa sparire gli oggetti per poi farli ricomparire. A questo punto oltre a ricordare l'esistenza dell'oggetto inizia a immaginare e a ricordare che gli oggetti hanno una funzione: il pettine viene a portato in testa, il telefonino alle orecchie, il cucchiaio in bocca.
Queste azioni vengono svolte su se stesso e poi sul bambolotto. E successivamente emerge il gioco simbolico, cioè il bambino utilizza gli oggetti attribuendogli altre funzioni: il bastoncino può diventare un cucchiaio, una macchinina, un pettine. Nel proporre i giochi ai nostri bambini, sia a quelli con sviluppo tipico sia a quelli con ritardo, dobbiamo tenere conto di questa evoluzione del gioco.

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