Un bambino disabile cambia gli equilibri e le dinamiche consolidate all'interno della famiglia, e costringe tutti a un riadattamento. Per aiutare il bambino e la sua famiglia ci sono ruoli e competenze diverse: il terapista, lo psicologo, il medico, l'assistente sociale, l'educatore. I tempi e i modi di questo percorso di adattamento non sono pre stabiliti, pre confezionati. Ognuno in famiglia fa la sua parte nel modo migliore possibile. Qualcuno commette degli errori secondo il mio modo di vedere, ma gli stessi comportamenti sono considerati normali agli occhi di qualcun altro. Non c'è la verità. Ci sono dei bisogni, delle paure da accogliere senza giudicare.
Una mamma segue perfettamente le indicazioni fornite dalla terapista, un'altra mamma non lo fa. Ma la prima mamma cerca in modo particolare le prestazioni del figlio per ottenere gratificazioni e conferme al proprio ruolo di mamma, la seconda mamma sta cercando di capire cosa succede e ascolta e medita in silenzio. E allora qual è la verità?. Non esiste un comportamento giusto e uno sbagliato. Ci sono le situazioni e le persone con le loro emozioni da comprendere e accogliere, tutto il resto viene da se, perché le nostre aspettative, le nostre pretese, le nostre costrizioni non cambiano le persone. Le persone cambiano quando sono pronte e noi dobbiamo essere lì.
Dopo una laurea in psicologia, quali specializzazioni servono per entrare in equipe?
RispondiEliminaBuon giorno, la laurea da sola già basta. Poi si fanno i corsi e i master per approfondire la valutazione e l'intervento dei disturbi dello sviluppo: master di neuropsicologia, master e corsi sull'autismo, ecc.
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