Quando vedo il neonato che guarda
la sua mamma, la cerca con lo sguardo e le sorride, non ho bisogno di valutare
la funzione visiva, la fissazione e l’inseguimento visivo, perché lui è avanti.
Quando vedo il neonato che
piange, e si consola immediatamente se preso in braccio dalla mamma, capisco
che si è ben adattato all’ambiente.
Quando vedo il neonato che
scalcia con le gambette e muove ogni singolo dito del suo piedino, non ho
bisogno di vedere i suoi riflessi.
Quando vedo il neonato che mi
guarda con un’espressione diversa rispetto a quando guarda la sua mamma, mi
rallegro e capisco che già interagisce da tempo.
Quando vedo il neonato che emette
dei vocalizzi di risposta alle mie “domande”, capisco che la mamma ci gioca
tanto.
Quando vedo il neonato protestare
con il pianto perché è lasciato solo, capisco che sta apprendendo il potere
della comunicazione.
Quando vedo il neonato che si
porta le mani in bocca capisco che si sta preparando ad afferrare gli oggetti.
Quando vedo il neonato che mi
esce la lingua dopo che gli ho fatto vedere la mia, so che sarà in grado di
imitare.
Quando vedo il neonato che gira
la testa verso le voci e i rumori capisco che ci sente.
Quando vedo lo sguardo che ha la
mamma per il suo bambino, capisco che non occorrono consigli.
Nessun commento:
Posta un commento