Alcuni bambini durante gli anni di
scuola materna, possono presentare dei “difetti di pronuncia” nel
linguaggio, in particolare sostituiscono i suoni
all'interno delle parole, per cui la parola cavallo diventa “tavallo”
o possono omettere alcuni suoni per cui la parola semaforo diventa
“foro”. Alcuni di questi bambini migliorano spontaneamente, cioè
anche se non vengono seguiti da una logopedista. Ma questi stessi
bambini, che prima parlavano male e ora parlano bene, possono
mantenere ancora qualche difficoltà di “programmazione
fonologica”, per cui non riescono a pronunciare bene, semplicemente
su ripetizione, parole lunghe, nuove, non
solo “supefragilistica.....o precipitevolissime......, ma anche
talismano, tecnocrate, ecc., ecc.. Anche in questi casi i bambini possono avere difficoltà con l'apprendimento della lettura, perché sia
con
la pronuncia di queste parole che con la lettura è coinvolta la stessa abilità e cioè la “memoria di lavoro”. La memoria di lavoro è la capacità in questo caso di
trattenere a mente degli stimoli e assemblarli: “ta-vo-lo”, grazie alla
memoria di lavoro diventa la parola tavolo. Il bambino trattiene a
mente i vari suoni e contemporaneamente li mette insieme. Puoi approfondire qui. Questa
capacità deve essere esercitata in questi bambini perché possano
arrivare pronti a scuola. Se non vengono aiutati e riconosciuti, il
rischio è che non vengano capiti nella loro difficoltà e la loro
autostima può risentirne, con conseguenze imprevedibili.
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