La mamma chiede innanzitutto una cosa e cioè di essere capita,
nella propria sofferenza silenziosa, fatta di sacrifici e di rinunce. Lei fa
sempre il meglio, anche quando non ascolta e non segue immediatamente le nostre
indicazioni. Non è semplice modificare le nostre abitudini, le convinzioni, le
idee, anche di fronte all’evidenza. Fa parte di noi. Per esempio siamo
consapevoli di dover fare una determinata dieta, ma non riusciamo ad essere all’altezza
del compito, troviamo mille scuse per rimandare o per abbandonare. Per questo
non possiamo pretendere da parte dei genitori un’immediata adesione a tutto ciò che diciamo.
Se vogliamo aiutare le mamme ad ascoltarci e a seguirci,
prima le incontriamo, le capiamo, le ascoltiamo e infine facciamo vedere praticamente cosa è utile e opportuno insegnare al bambino e come insegnarlo. E questo processo di adattamento richiede tempo, tanto tempo. E se alla fine nessuno ci ascolta, non ci sono né vinti né vincitori. Prendo atto della realtà e vado avanti comunque sempre a seminare, preparando il terreno: non sempre si raccolgono i fiori, subito.
prima le incontriamo, le capiamo, le ascoltiamo e infine facciamo vedere praticamente cosa è utile e opportuno insegnare al bambino e come insegnarlo. E questo processo di adattamento richiede tempo, tanto tempo. E se alla fine nessuno ci ascolta, non ci sono né vinti né vincitori. Prendo atto della realtà e vado avanti comunque sempre a seminare, preparando il terreno: non sempre si raccolgono i fiori, subito.
Come dire, abbiamo fiducia nell'autoregolazione che si invera solo e soltanto nella relazione!
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