La comunicazione aumentativa alternativa

La Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.) è il termine usato per descrivere un nuovo orientamento clinico, riabilitativo ed educativo che la lo scopo di migliorare la comunicazione di tutte le persone che mostrano difficoltà temporanee o permanenti nell'utilizzare il linguaggio verbale.

Si definisce AUMENTATIVA perché va ad incrementare le risorse comunicative della persona ed ALTERNATIVA perché utilizza modalità comunicative alternative al linguaggio verbale.
E' un approccio che vuole concedere reali opportunità al fine di costruire competenze comunicative in una visione più ampia del solo linguaggio verbale, propone infatti strategie, supporti (quali fotografie, immagini e simboli) e tecnologie mirate a potenziare e facilitare la persona e il suo contesto di vita.

E' a partire da questi scopi che è possibile un intervento precoce di C.A.A in bambini che entro i 3 anni non hanno ancora sviluppato il linguaggio verbale, senza precluderne tuttavia lo sviluppo.
Oggi possiamo affermare questo con certezza perché
sappiamo che la C.A.A rappresenta un mezzo per acquisire molte delle abilità pre-linguistiche e cognitive necessarie allo sviluppo del linguaggio.
La C.A.A. infatti permette al bambino di progredire nelle sue capacità di scelta e di abilità simbolica, nonché nella capacità di fare richieste e sperimentare la possibilità di influenzare l'ambiente che lo circonda.

Utilizzare la C.A.A. per noi professioniste del linguaggio non vuol dire abbandonare la comunicazione vocale, infatti continuiamo a rivolgerci al bambino attraverso il supporto del linguaggio verbale ed è proprio per questo che il bambino esposto a differenti modalità tenderà alla fine ad utilizzare quella più economica ed efficace per lui.


Ancora troppo spesso esistono “resistenze” da parte delle famiglie per paura che un approccio di C.A.A. possa compromettere lo sviluppo del linguaggio verbale, ma sappiamo che esistono bambini “a rischio” di disabilità nella comunicazione espressiva e nell'intellegibilità della stessa con i quali non si può aspettare che emerga il linguaggio verbale perché a quel punto si è già perso molto tempo,tempo in cui il bambino sperimenta il fallimento comunicativo e perde il “desiderio alla comunicazione”.
                                                                                                           Dott.ssa Cassisi G.
                                                                                                              Logopedista



1 commento:

  1. Complimenti alla dott. ssa che ha scritto l'articolo, perché riesce a esporre chiaramente gli obiettivi e le opportunità che offre la c.a.a.

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