Il bambino arriva ad acquisire determinate funzioni,
come ad esempio la lettura e la scrittura attraverso un percorso che parte da
molto lontano. In questo percorso le varie acquisizioni sono collegate fra di
loro: pensiamo al percorso che porta alla scrittura o alla capacità di copiare
una lettera, partendo dai primi scarabocchi.
Se ci limitiamo solo all’aspetto grafico,
osservando i quaderni della scuola materna e quelli dei primi anni di scuola
elementare, possiamo apprezzare l'evoluzione delle abilità grafiche fino alla scrittura in corsivo.
Ovviamente, nel caso della scrittura, non sono in
gioco solo abilità grafiche, ma anche le abilità di motricità fine, visuo
percettive, visuo costruttive, visuo spaziali.
Nei bambini con difficoltà dello sviluppo questo
percorso non sempre è lineare, per cui può accadere che una prestazione come la
scrittura sia acquisita, anche se le abilità che la precedono nel percorso evolutivo
non sono del tutto adeguate,
o meglio non rispecchiano i nostri parametri di “normalità”.
“Il bambino scrive discretamente in corsivo, ma
ancora la rappresentazione grafica dello schema corporeo è immatura”, “Il bambino
copia le lettere in corsivo, ma non riesce a fare il puzzle”.
Quando è acquisita una
prestazione, come la scrittura o come la lettura, che sta alla fine di un
percorso possiamo dare per acquisto tutto ciò che è precedente? Se un bambino
non ha una bella grafia dobbiamo iniziare nuovamente tutto il percorso che ha portato
alla scrittura? Se il bambino è goffo, e non ha una bella scrittura dobbiamo far fare tanta psicomotricità? O ancora dobbiamo necessariamente “togliergli”
la sua goffaggine, così impara a scrivere bene? Non basta esercitarsi a scrivere
meglio senza pretendere la precisione assoluta?
Cosa ne pensate? Sto semplificando?
Dico queste cose perché per alcuni bambini, che
sono inseriti in un percorso di riabilitazione e di valutazioni, sembra che c’è
sempre qualcosa da dover fare, da dover raggiungere.
Perché il bambino al test APCM ha avuto una caduta
nell’area della motricità fine
Perché non è proprio bravo a fare i puzzle
Perché ancora non si sa allacciare le scarpe
Perché non sa acchiappare la palla.
Ma lo stesso bambino ora scrive e legge ciò che
comprende.
E' avanti
E’ bravo. Diglielo che è bravo, non solo con le parole. Diglielo che non c’è bisogno di fare ancora terapia e che c'è la maestra che lo aiuta e che e ci sono mamma e papà.
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