L’ABA è una sigla che significa
analisi del comportamento applicata. E’ una tecnica che si utilizza per
insegnare e implementare le abilità dei bambini con autismo e non solo, e per
migliorare il loro comportamento.
Come dice la stessa definizione, prima viene analizzato e osservato il comportamento per poi programmare l’intervento. Ad esempio un
bambino che non comunica con gesti o con parole i propri bisogni può imparare
a utilizzare quelli che chiamiamo comportamenti problema: si butta a terra, si sbatte la testa, si morde la mano,
grida. Se ottiene subito dopo la cosa desiderata, questi comportamenti, per
condizionamento, semplicemente acquisiscono una valenza comunicativa, cioè di richiesta
dell’oggetto desiderato, di richiesta di attenzione. E vengono attuati dal bambino non in
modo deliberato e consapevole. L’intervento in questi casi consiste nel decondizionare il comportamento problema, semplicemente eliminando la conseguenza che lo mantiene: l’attenzione, ottenere l’oggetto desiderato. Ma al tempo stesso occorre insegnare come richiedere attenzione o come effettuare una richiesta. Questo è un ambito di intervento. Chi ha bisogno di conoscere l’aba, si serve per prima cosa di internet. In questi casi mi è capitato di parlare con persone che, in questo modo, si erano fatti l’idea di un metodo di lavoro particolarmente rigido, freddo, che si basa su una visione semplice del comportamento umano, fatto solo di risposte a stimoli ambientali, con una relazione di tipo lineare. Come se l’emozioni, i vissuti e la storia personale non incidessero nelle scelte e nei comportamenti di tutti i giorni. Come stanno realmente le cose a mio avviso?. Il metodo è rigoroso, preciso, ma viene applicato dalle persone, a volte in maniera rigida, poco flessibile, quasi prescindendo dal contesto e dalle risorse in campo. Ed è eventualmente questo che lo fa apparire “rigido”. Inoltre nei casi di bambini ad alto funzionamento non è necessario un insegnamento “rigido”, cioè strutturato a tavolino, ma può avvenire in modo spontaneo, nei contesti naturali, nella relazione con gli altri, come avviene con i bambini con uno sviluppo tipico. Anche in questo caso il bambino fa l’ABA, ma non in un modo “rigido” come la lettura o l'applicazione del metodo ci possa fare pensare.
Grande post, ma mi permetto di dissentire su un punto: "Aggiungo che lo stesso bambino potrà migliorare il comportamento e lo sviluppo delle sue abilità anche senza fare l’ABA. "
RispondiEliminaQuesto come lo prova?
Perche' ci sono le prove che l'ABA porta a miglioramenti laddove molti altri metodi hanno fallito o anche aggravato la situazione.
Grazie
Luisa
La ringrazio e mi scuso per il ritardo nella risposta. Facevo riferimento a bambini con un alto funzionamento intellettivo che ho visto personalmente migliorare tanto anche senza fare l'aba. E' chiaro che in altri casi l'ABA fa decisamente la differenza.
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