Le linee guida sull’autismo indicano
come prima scelta di trattamento l’intervento cognitivo comportamentale, per
intenderci l’ABA. Ma le prestazioni dell’ABA non sono garantite dal sistema
sanitario, almeno fino ad ora. I trattamenti garantiti all’interno dei centri
di riabilitazione sono la psicomotricità e la logopedia.
ll bambino con un disturbo dello
spettro autistico quando è piccolo necessita di un intervento mirato a
migliorare la relazione, o almeno a implementare una serie di abilità quali lo
sguardo, l’imitazione, l’alternanza del turno. Attraverso giochi o canzoncine la
terapista ricerca lo sguardo e stimola l’imitazione. Crea delle sequenze di
gioco interessanti, delle routine, in cui il bambino viene gradualmente
coinvolto.
Un altro obiettivo prevede di
stimolare nel bambino la richiesta, l’intenzionalità comunicativa, provando a
guidarlo a ripetere forme condivise di comunicazione come il gesto
dell’indicare quando desidera qualcosa (pointing).
Alcuni bambini necessitano di un
intervento più strutturato, fatto cioè di attività molto organizzate,
all’interno di spazi delimitati, che hanno un inizio e una fine, guidate
dall’operatore e non lasciate quindi alla spontaneità e alla libera iniziativa
del bambino.
Ci sono invece bambini che fin
dall’inizio si lasciano coinvolgere nel gioco facilmente anche se questo non è
molto strutturato, ma per così dire più libero.
Tutto questo la terapista della (neuro)
psicomotricità lo sa e lo fa.
E conosce anche le tecniche comportamentali che applica a seconda del caso, per il tempo che ha a disposizione.
E conosce anche le tecniche comportamentali che applica a seconda del caso, per il tempo che ha a disposizione.
In ogni caso il suo intervento è incentrato sul bambino e sulla relazione, nel senso che non si limita a singole funzioni come la motricità o il tono muscolare.
Tra gli aspetti del metodo
ABA che contribuiscono a renderlo efficace ci sono indubbiamente le tecniche d’insegnamento
utilizzate che tengono conto delle modalità di apprendimento della persona
autistica, ma anche il tempo dedicato al trattamento.
Ad oggi così come è organizzato
il sistema, invece, la psicomotricità (e la logopedia) viene concessa per poche
ore settimanali, per cui occorre prevedere altri momenti d’insegnamento a scuola e a casa...
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