Lo sviluppo del bambino avviene
attraverso delle fasi, in cui il bambino va progressivamente acquisendo nuove
abilità. Quando descriviamo o valutiamo lo sviluppo del bambino facciamo
riferimento a diverse aree: quella del linguaggio, l'area motoria, sociale,
percettiva, cognitiva. In realtà questa distinzione per aree di fatto non
esiste, perché quando il bambino si muove vuole interagire con qualcosa o
qualcuno, e compie un atto
che è contemporaneamente motorio, cognitivo, percettivo, ed è intrinsecamente associato ad un’emozione.
che è contemporaneamente motorio, cognitivo, percettivo, ed è intrinsecamente associato ad un’emozione.
Se consideriamo solo le tappe
dello sviluppo motorio constatiamo che c’è una progressione naturale che è
uguale per tutti i bambini: Il bambino prima è in grado di controllare la
testa, poi a sei mesi riesce a stare seduto, poi gattona, ecc. Noi non insegniamo
queste cose al bambino, cioè, per esempio, non spieghiamo o insegniamo al
bambino come alzare il braccio o aprire la mano se vuole toccare o afferrare un
giocattolo, il bambino impara da solo, il nostro compito è quello di fornire il
giocattolo.
La stessa cosa vale per l’acquisizione del cammino o della capacità di stare in piedi da solo, il bambino impara da solo. Il bambino è pronto a mettersi in piedi quando si ci mette da solo e solo dopo che sta all’inpiedi da solo può esercitarsi per fare i primi passi, inoltre inizialmente usa molto gli arti superiori per riuscire a stare in equilibrio, per spostarsi appoggiandosi ad un piano o per pararsi se cade a terra. Lasciando libero il bambino rispettiamo i suoi tempi, senza forzarlo a fare delle cose per cui ancora non è pronto.
La stessa cosa vale per l’acquisizione del cammino o della capacità di stare in piedi da solo, il bambino impara da solo. Il bambino è pronto a mettersi in piedi quando si ci mette da solo e solo dopo che sta all’inpiedi da solo può esercitarsi per fare i primi passi, inoltre inizialmente usa molto gli arti superiori per riuscire a stare in equilibrio, per spostarsi appoggiandosi ad un piano o per pararsi se cade a terra. Lasciando libero il bambino rispettiamo i suoi tempi, senza forzarlo a fare delle cose per cui ancora non è pronto.
Per questi motivi il girello non deve essere usato, mai, perché il bambino
non impara bene a usare le braccia per darsi l’equilibrio, non impara a cadere senza farsi male, perché quando lo usiamo non
è ancora pronto per stare in piedi, e perché può imparare a camminare male, ad
esempio sulle punte.
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