Autismo e comunicazione

Una delle difficoltà dei bambini con autismo riguarda la comunicazione. Quando comunico, ad esempio quando richiedo qualcosa, posso modificare, attraverso un gesto o una parola, il comportamento di una persona allo scopo di ottenere una data cosa. Ad esempio se il bambino pronuncia la parola acqua o se indica l’acqua, la mamma si attiverà per portare l’acqua al bambino. Se la mamma non ascolta o non si muove, il bambino rifarà la sua richiesta.
Quando il bambino accompagna la madre verso l’oggetto desiderato in realtà non sta comunicando, ma si sta servendo della madre perché non può arrivarci da solo. Questo è quello che fanno i bambini che non sanno comunicare. (può essere definito uso strumentale dell'adulto) Ai bambini con autismo questo tipo di comunicazione e cioè la richiesta deve essere insegnata, senza aspettare la comparsa delle prime parole. Nel caso in cui il bambino con autismo non ha un linguaggio verbale, dobbiamo pensare presto a fornirgli uno “strumento” che sostituisca le parole. Le alternative alle parole sono le immagini o i gesti. Nel caso dell’esempio, il bambino toccherà o  porgerà la figura o la foto dell’acqua per soddisfare la sua richiesta, oppure effettuerà un gesto che avrà il significato di “voglio l’acqua”.   Tutto questo non esclude affatto l’eventuale sviluppo del linguaggio verbale. Ovviamente per ognuno dei due strumenti esistono dei pro e dei contro.

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...