Si può concedere ad una madre di essere così come è, e non
essere diversa, e non essere come vogliamo noi, come pretendiamo noi, come
pensiamo noi sia giusto.
Si può concedere ad una madre del tempo, tutto il tempo, per diventare più consapevole.
Si può concedere ad una
madre di fare quelli che noi consideriamo errori, così come facciamo noi o come
abbiamo fatto noi.
Si può considerare che non tutto dipende dalla madre, ma
anche dal contesto, dalla famiglia e dalle relazioni.
Si può considerare che ogni
madre ha una storia che orienta la vita, che la condiziona in qualche modo, che
plasma la visione che ha della realtà.
Si può concedere ad una madre di
starsene da sola perché semplicemente è stanca, perché ancora non è pronta, senza per questo doverla
giudicare.
Si può continuare ad ascoltare una madre, e starle accanto, anche se non ci cerca o non ci dice grazie.
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