Premo un bottone e si accende una luce:
c'è un rapporto lineare tra il mio gesto e l'effetto, dato
quel gesto ottengo sempre la stessa risposta.
Possiamo applicare questa semplice
regola al comportamento umano e quindi ai bambini che abbiamo in
cura?
Alcune nostre espressioni e procedure
sembrano andare in questa direzione: “se fai questo ottieni
quello”, “se vuoi farlo smettere procedi in questo modo”, “se
vuoi ottenere questo comportamento associa questo rinforzo”.
In fondo è questo che ci raccontiamo.
Quello che voglio dire, invece, non è
un'altra teoria.
Dico semplicemente che ci sono cose che
accadono, che semplicemente non si possono raccontare, non si possono
dire, che non si possono descrivere con un semplice rapporto di causa
effetto.
Possono essere eventualmente
“ascoltate”, “sentite” nel corpo quando accadono se siamo in
grado di “ascoltare”, se siamo in grado di mettere da parte le
nostre teorie in quel momento.
E cosa accade?: non lo so.
Perché quel “sentire” è intimo, è
tuo, è mio.
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